Pandaemonium





















































































 





















































PAN
DAEMONIUM
(Brevi esercizi di Partecipazione Mistica contro l'Età della Ragione … ammesso che ne sia mai esistita una!)




Un progetto di
F R A N C E S C O V I S C U S O


SOMMARIO:

Capitolo Primo
“ Sulla Strada di Pan ”
(In cui si narra di come il Mondo appare, delle Impressioni, della Luce e della Meraviglia della Natura Prima)

Capitolo Secondo
“Sogni e Allucinazioni”
(In cui si evoca la facoltà simbolizzante dell'Essere Umano, i suoi Enigmi, il regno dell'Onirico e dell'Allucinatorio)

Capitolo Terzo
“Divoratori D'Ombre”
(Delle Ombre che avanzano da Oscure Caverne e di altre simili Benedizioni)


“A solemn council forthwith to be held
At Pandaemonium, the hight capitol
Of Satan and his peers”.
“Un solenne concilio sarà indetto
A Pandaemonium, che è il campidoglio
Di Satana e i suoi pari”.

(Verso 775 del Paradise Lost di J. Milton, 1667)

Pandaemonium (tutti i demoni) è un termine coniato da John Milton nel suo Paradise Lost del 1667. Il poema, come è noto, narra le (dis)avventure di Satana, l'angelo caduto, precipitato nel Caos a causa della sua fame di Luce e della sua non accettazione di una inferiorità, peraltro mai dimostrata, rispetto a Dio. Suggerendo di Conoscere ed essendo ascoltato, provocò la caduta sulla Terra dei due Progenitori. Ma chi è davvero Satana? Chi i suoi pari? Chiunque abbia fame di Luce e Conoscenza? Chiunque tenti e sia tentato? Il pericoloso spostamento operato dal cristianesimo – e parlo del cristianesimo in quanto orizzonte culturale all'interno del quale vivo, ma potrei citare numerosissime altre religioni - su un simbolo d'importanza enorme come quello della Croce (quadripartizione del cerchio, simbolo di Perfezione) può iniziare a rivelarci qualcosa: se infatti della croce greca il Cristianesimo sollevò il braccio orizzontale, ciò fu segno di un suggerimento devastante che è possibile riassumere in poche parole “Che l'Uomo, d'ora in avanti, tenda a Dio e non alla Terra”. Il Dio di riferimento era ed è, chiaramente, la loro invenzione di Un Dio, operazione che oggi si chiamerebbe Pubblicità. La natura devastante del suggerimento, invece, consiste nel fatto che spezzare un equilibrio – quello tra bene e male, alto e basso, vita e morte, cielo e terra – significa generare psicosi collettiva, quel novello Caos che abitiamo e affrontiamo quotidianamente. Perché “novello”? Perché duemila anni nella Storia dell'Uomo sono poco e niente. Il contesto culturale all'interno del quale Ci si muove è nuovo e già vecchio: inconsapevolmente siamo tutti già Sulla Strada di Pan, proiettati verso un rinnovamento simbolico dell'antico Mito di Pan, del Dio della Natura chiamato non a caso “Tutto”. Nella riconciliazione del Tutto è possibile intravedere una soluzione al processo di autodistruzione (sarebbe meglio dire distruzione e basta) dell'Essere Umano e del suo/non solo suo, è bene precisare, Mondo. Ma come tornare a sentirsi parte di una totalità? Come restituirsi alla Vita? Se è vero che ascoltare l'equilibrio del Cosmo è divenuta impresa quasi impossibile tanto quanto accettare la propria natura Mortale, se è vero che le distrazioni alle quali siamo tutti oramai suscettibili solcano un sentiero di difficile rettifica, è vero anche che alcuni semplici passi potrebbero essere significativi in un percorso di riavvicinamento all'ideale Partecipazione Mistica, chiave di ricostruzione di un Sé in frantumi. Sulla Strada di Pan, ad esempio, è possibile riscoprire la Magia dell'appartenenza ad un Ordine Superiore; attraverso i nostri sogni e le nostre allucinazioni possiamo riascoltare la Voce di un Dio già e da sempre dentro noi; divorando le nostre Ombre, potremmo ristabilire quell' Equilibrio che, se assente dal nostro Mondo Interiore, minaccia inesorabilmente il nostro istinto di vita, facendo pendere, ancora una volta, l'ago della bilancia psichica da una parte sola, ovvero quella l'istinto di morte. Il dialogo con il nostro daimon, il messaggero che dentro ognuno di noi abita, la voce che sa e che sa suggerire, sarà, in questo percorso, il più fedele degli alleati, contro il quale si combatte, ma per amore, come davanti ad uno specchio. Pandaemonium si propone come un documentario, fotografico ma non solo, sulle Umane Passioni: si pone qui un dubbio sulla effettiva esistenza della tanto osannata Civiltà della Ragione (costruzione più antica di ogni Illuminismo e schiava di un capitalismo anteriore, in cui Uomo e Macchina lavorerebbero a servizio di Che? E perché?), un sano dubbio che solleva antica polvere, ma con la consapevolezza che anche la polvere sa come nutrire la Terra, l'Uomo e ogni singola divinità che alberga nel fiato e nel calore di noi tutti, da sempre e per sempre. Perché diventi evidente che Tutto è anima(to). E voi? Voi riuscite a sentirlo? Sentite l'urlo di Pan accordarsi al diapason della Tragedia? Nelle oscure caverne in cui giorno dopo giorno vi (ri)trasformate, sentite la presenza del vostro daimon?

2011-2012
photos printed on paper, hanworked with bitumen and varnish
WORK IN PROGRESS
VISIT PANDAEMONIUM PROJECT'S BLOG